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La Banca Dati Affidabilità (BdaTree.xls) contiene ora ratei di guasto o di rottura per più di 1300 componenti, suddivisi fra strumentazione, apparecchi, macchine, tubazioni o sistemi diffusi nelle installazioni industiali, comprendenti anche le probabilità di errore umano.
Le fonti di ciascun dato, che comprendono database recenti (fino alla API 581 del 2016) e storici (a partire dal 1969) sono citate per tutti i dati, che comprendono anche i tempi di riparazione (MTTR) e in vari casi sono riferiti sia ai guasti critici che ai guasti generici; per alcuni sistemi sono anche disponibili i dati calcolati sulla scorta di un assetto predeterminato che è fornito, assieme ai dettagli del calcolo, in foglio di lavoro separato.
Il file BdaTree può essere fornito singolarmente o abbinato al software AlbatrosII che utilizza i dati per il calcolo degli Alberi di Guasto e dei MCS.
Nel file sono compresi dati probabilistici e statistici su incidenti nel trasporto ferroviario e stradale, assieme al metodo di calcolo della frequenza attesa di collisione, sulle probabilità di innesco di miscele infiammabili di vapori e/o gas e vari esempi di stima della frequenza attesa di rottura o di guasto di componenti.
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La Banca Dati Eventi Incidentali (BDEI), versione 4, è una raccolta di rapporti di eventi incidentali reperiti da svariate fonti nazionali e internazionali, oltre che da rapporti aziendali. Il format è stato messo a punto a cura di ARTES allo scopo di ricavare indicazioni sull'esperienza storica sia mediante la descrizione delle cause e delle sequenze ed effetti dell'incidente, sia con inferenze su alcuni aspetti e voci, quali cause, componente interessato, stato dell'impianto o attività in corso al momento dell'incidente, etc. Le informazioni ottenibili sono utili per il miglioramento della sicurezza e la minimizzazione del rischio.
Contiene i rapporti di numerosi casi di incidente verificatisi prevalentemente in impianti di processo, depositi o magazzini, ma anche nel settore dei trasporti.
Le ricerche sono ampiamente configurabili e il database può essere integrato con l'aggiunta di tutti i casi che l'utente ritiene necessari al proprio lavoro. I grafici possono essere copiati come immagini ed incollati su qualsiasi documento, per arricchire le relazioni o le presentazioni. I rapporti, sintetizzati in una pagina e contenenti l'indicazione della/e fonte/i, sono stampati in schede su un file di MS Excel che può essere ulteriormente elaborato. A questo scopo è necessario avere installato Microsoft Excel, sia per la stampa dei grafici e dei rapporti, che per la traslazione (se desiderato) del database su foglio di calcolo xls che può essere utilizzato, a discrezione.
Nella sezione Downloads è possibile possibile scaricare il manuale in formato PDF.
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ARTES ha partecipato, insieme ad un pool di aziende, alla realizzazione dei documenti necessari per un Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) che risponde a quanto richiesto dalla normativa italiana.
Tra i lavori e servizi forniti alle aziende vi sono numerosi SGS e Sistemi di Gestione Integrati Salute, Sicurezza e Ambiente, nonché Modelli Organizzativi di Gestione finalizzati agli adempimenti richiesti dal D.Lgs 231/2001
I tecnici ARTES sono inoltre in grado di aiutare le Aziende nel mantenimento dei propri Sistemi, anche con l'assunzione di incarichi specifici di Responsabile di Sistema.
ARTES annovera tra i propri collaboratori Auditor qualificati presso importanti Istituti di Certificazione riconosciuti a livello nazionale.
Dalla pagina "Sicurezza" è possibile scaricare una copia in formato PDF del manuale standard realizzato da ARTES.
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Incidenti rilevanti
Nella legislazione italiana, l’analisi dei rischi di incidente rilevante è prevista, anche se in misura diversa e con differenti modalità, per tutte le attività rientranti nel campo di applicazione del Decreto Legislativo 105/2015, altrimenti definito "Seveso III". In particolare:
- per le attività di soglia inferiore l’analisi va effettuata, in genere seguendo le indicazioni dell’allegato III al D.P.C.M. 31 marzo 1989 integrate da quanto richiesto, se pertinente, dalla linea guida ISPRA MLG 92/2013, al fine di determinare i rischi e individuare così le misure di prevenzione e mitigazione delle possibili conseguenze, permettendo la implementazione/aggiornamento del Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) che dev'essere adeguato al livello di rischio dell’attività.
- Per le attività di soglia superiore si richiede la predisposizione di un Rapporto di Sicurezza (RdS) che dev'essere conforme alle prescrizioni contenute nell'Allegato C al sopracitato D.Lgs. e va inoltrato alle competenti Autorità per l’approvazione (anche definita validazione).
I criteri per la classificazione delle attività si basano ora sulla classificazione CLP delle sostanze e preparati, in base alla quale si esegue la verifica con riferimento alle soglie (quantità) indicate nell'allegato 1 del Decreto. I risultati dell'analisi dei rischi vanno riportati anche nella notifica prevista dall'art. 13 del Decreto, che dev'essere trasmessa utilizzando l'apposito portale ISPRA.
In ogni caso l’analisi dei rischi consiste sostanzialmente nell'individuazione dei pericoli e nella stima dei rischi prevedendo, nell'ordine:
- l’analisi preliminare (effettuata con metodi indicizzati o con check list, con l’analisi storica e l’esame dell’esperienza operativa, delle schede di sicurezza delle sostanze presenti, delle caratteristiche e studi sulle reazioni o sulle attività svolte);
- l’individuazione delle ipotesi di incidente applicabili all'attività in esame (con applicazione di metodi quali check list, HazOp, ecc.) e la stima delle frequenze attese associabili a ciascuna ipotesi (in genere mediante FTA – Fault Tree Analysis – e/o ETA – Event Tree Analysis – o anche in base all'estensione delle linee, al tempo di esercizio, al numero di operazioni riferendosi a ratei di rottura di componenti quali apparecchi, tubazioni, flessibili, valvole, macchine, ecc.);
- la valutazione degli effetti o conseguenze attese nel caso di accadimento delle ipotesi incidentali credibili (in genere mediante uso di modelli di calcolo computerizzati quali il software S.T.A.R. Safety Techniques for Assessment of Risk) in modo da fornire l’indicazione delle aree che possono essere interessate da effetti di danno in caso di incidente.
Ai fini della verifica della compatibilità territoriale e ambientale secondo il D.M.LL.PP. /5/2001 questi dati, assieme alle rispettive frequenze attese di ogni scenario incidentale, vanno prediposti e forniti al Comune interessato dalla presenza dell'azienda o dal coinvolgimento in caso di incidente.
I dati finali sono riportati su cartografie utili alle Autorità per la redazione dei Piani di Protezione civile e Pianificazione delle Emergenze Esterne (illustrazione negli esempi).
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Alcuni tra i tecnici ARTES hanno specifiche competenze riguardo la classificazione delle aree con pericolo d'incendio e di esplosione e possono fornire, a richiesta, le indicazioni necessarie per la scelta e l'installazione dei componenti elettrici o di impianti e macchine in funzione della classe dell'area.
La classificazione viene eseguita sulla base della vigente normativa CEI EN (CEI 31-30 EN 60079-10, guide CEI 31-35, EN 50281-3) fornendo la relazione tecnica, i calcoli e gli elaborati grafici.
Sono inoltre effettuate e fornite le valutazioni richieste dal D.Lgs 233/03 sul "Rischio per i Lavoratori in Atmosfera Esplosiva", integrative rispetto al Documento di valutazione dei Rischi per i Lavoratori (D.Lgs 81/2008).
ARTES provvede inoltre alla valutazione della protezione contro i fulmini, con eventuale dichiarazione di autoprotezione o fornitura delle indicazioni progettuali per l'adeguamento alla normativa.
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